domenica 26 giugno 2016

La forza della parola

La Montessori nel suo libro "Psicogrammatica" afferma che il sostantivo o il nome non hanno il semplice ruolo di indicare un oggetto o una persona, bensì raccolgono dentro di sè un mondo di significati che con quel nome evocano.
Scrive la Montessori: “Nella loro moltitudine i nomi corrispondono alla moltitudine delle idee che poté percepire l’anima umana. E mentre gli uomini di generazione in generazione morivano i nomi restavano e si accumulavano. La mente dell’uomo è come uno specchio dove tutto si riflette: e da lì partono le idee, sotto forma di parole”.
Il movimento delle idee nella mente si intersecano e si nutrono delle parole, del linguaggio metaforico ed evocativo, dei simboli e tutto ciò consente di allargare gli orizzonti.
Cosa centra tutto questo con la lettura? Nei libri abbiamo la possibilità di attingere a molte parole, soprattutto quelle sconosciute, quelle che creano curiosità, fanno rumore, risuonano, si accapigliano nei fili del discorso mentale e facilmente possono arricchire il nostro modo di comunicare a tutti i livelli e in ogni contesto. Recentemente uno studio ha rilevato che il numero di parole scambiate durante il tempo del pranzo è significativo di una comunicazione più ricca e di un apprendimento quindi di vocaboli nuovi.

Il nostro linguaggio quindi per strutturarsi meglio si avvale degli scambi verbali, ma anche di quelli silenziosi, autonomi, stimolati da una lettura o dalla visione di immagini.
Domenico Starnone su Internazionale cura la rubrica "Parole" che con inventiva e ironia, ma anche con serietà e disincanto, propone delle riflessioni settimanali sulle parole in collegamento con fatti avvenuti, considerazioni sul nostro tempo.
Tutto ciò per ricordarci che quando leggiamo nutriamo la nostra mente e quella di coloro che ascoltano la nostra lettura. I libri ci forniscono parole e significati che poi il bambino, ma anche l'adulto, potrà considerare come degli appigli, dei fili di una matassa che ci conduce attraverso i pensieri alle idee, soprattutto quelle grandi dei bambini.

Un libro indicato per costruire insieme ai bambini un castello di parole, di sensi, di percorsi mentali inediti è "Il grande libro delle figure e delle parole" di Könnecke Ole, edito da Babalibri. Un libro di grandi dimensioni dove i nomi sono rappresentati da immagini costestualizzate nell'ambiente di appartenenza. Il libro è adatto ad una lettura dialogica interattiva anche con i più piccoli, a partire dai diciotto mesi.

I bambini che crescono con molte parole in tasca, andranno di più a scuola, saranno più preparati alla vita, raggiungeranno molto probabilmente una consapevolezza che in questi giorni sarebbe stata molto utile a circa la metà della popolazione britannica che si espressa per uscire dall'Europa. Una fetta di popolazione che rispecchia purtroppo coloro che non hanno avuto la fortuna di averne di parole e di idee, che non hanno visto al di là del loro tornaconto, a discapito del futuro dei giovani.



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