domenica 26 giugno 2016

Un libro può fare la differenza?

Durante un viaggio di lavoro mi sono imbattuta casualmente in un luogo magico, una libreria molto particolare. I libri posti secondo un ordine in base ad argomenti e aree, l'ambiente curatissimo, con piante e angoli luminosi nei quali appartarsi per la selezione degli eventuali acquisti. Arrivata nella sezione dei libri per bambini ho visto subito l'accuratezza nella presentazione dei libri con la copertina ben visibile e non stipati negli scaffali, in modo che i bambini li possano riconoscere chiaramente.
Individuati i libri per i piccoli mi sono congratulata con la libraia per la varietà e la modalità di presentazione che invita il bambino e il genitore ad esplorare i vari articoli.
L'occhio ad un certo punto mi è caduto su una pila di libri a forma quadrata, piccina, con immagini relative alle animazioni dei film tanto amati di Disney. Sembrava una torre di oggetti di cartone con i quali si può giocare, la grandezza e la regolarità della forma infatti indurrebbe ad una attività ludica di costruzioni. Si tratta di libri adatti alle piccole mani ma utilizzabili come giocattoli, i contenuti sono incongruenti e non adatti, le immagini incomprensibili, il testo è frammentato e non c'è corrispondenza tra i codici testuali ed iconici.
Non ho potuto fare a meno di far notare il mio dispiacere che in un luogo così armonioso, ricco, silenzioso e raccolto ci fossero dei libri commerciali. La libraia, convenendo con le mie considerazioni, gentilmente mi ha risposto che a suo avviso questi libri possono far avvicinare i genitori che sono attratti dalle immagini disneyane e come un "cavallo di troia" entrarno nel mondo del bambino.
Queste riflessioni aiutano a porsi delle domande sulla comunicazione sui libri in merito alle famiglie che indubbiamente vanno sostenute nel percorso di conoscenza dei libri migliori. Occorre far comprendere che ci sono dei libri che non sono adatti a nessuna età perchè incongruenti con lo sviluppo del bambino. al di là delle considerazioni sulle loro caratteristiche non rispondenti bisogna prima di tutti far capire che i bambini devono essere rispettati e fornire loro questo tipo di libri non rispetta le loro possibilità e competenze. La qualità non è facilmente riconoscibile e pertanto gli operatori sono i primi ad essere responsabili dello sviluppo di capacità di comprensione degli adulti e dei bambini.
Prima di tutto bisogna valutare l'esterno del libro, la copertina, la forma e poi il contenuto che deve essere semplice ma invitare a riflessioni, ampliamenti e collegamenti fruttuosi. Le storie che non pretendono di insegnare, che contengono dei vocaboli ricchi e diversi dal parlato, parole che sostengono ragionamenti e consentono uno sviluppo del vocabolario.
Ecco, la varietà dei libri è un elemento basilare da tenere sempre presente, in modo che i libri riescano a compensare la presenza di qualche tipologia banale.

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