mercoledì 15 giugno 2016

Ma come leggere?

Questa è una domanda che si sente molto spesso. Ci sono alcune "regole" da seguire ma chiamarle così è anche eccessivo. Infatti sono semplici indicazioni di buon senso che ognuno di noi attua quando prima di fare un'attività riflette sulle modalità migliori.
Innanzitutto, prima di leggere bisogna proteggere lo spazio, quindi bisogna spegnere il televisore, chiudere la porta, sedersi comodi comodi sulla poltrona preferita.
Poi si procede a esaminare il testo e i suoi significati più evidenti e manifesti (il contenuto, lo svolgimento della trama, le caratteristiche dei personaggi e degli ambienti ecc.) poi è utile esaminare il testo negli aspetti più nascosti dello scritto (emozioni, stati d’animo, pensieri, atmosfere ecc) che sono evocati da particolari immagini, espressioni, accostamenti.
Questo ci permette di scegliere la strategia di lettura,  per rallentare o aumentare il ritmo della lettura e per trasmettere le emozioni in modo genuino.
Il testo ci sollecita e viene interpretato. Il testo compie queste operazioni attraverso le parole, le associazioni, gli enunciati, i dialoghi, le descrizioni, i segnali di genere (c’era una volta) e non ultimi i segni di punteggiatura. Quindi la rapidità della lettura va intercalata con l’indugio per catturare l’attenzione del lettore ed anche per accrescere il piacere dell’ascolto.
Attraverso il tono di voce, il timbro, i movimenti del volto, la postura del corpo, la gestualità, l’espressione, ma soprattutto mediante una strategia di pause, l’adulto trasmette ai bambini non solo il significato evidente, ma anche i sensi più profondi del testo.

La funzione principale della lettura deve essere quella di suscitare piacere sia a chi legge sia a chi ascolta. Il lettore dovrebbe lasciar trasparire l’interesse nei confronti della storia e dei personaggi.
E allora, proviamo e riproviamo insieme ai bambini a cercare i significati evidenti e quelli nascosti. I bambini sono degli osservatori straordinari e ci sanno stupire con le loro considerazioni. Come dice Beatrice Alemagna nel suo "Che cos'è un bambino" (Topipittori): Un bambino ha piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo ha idee piccole. Le idee dei bambini a volte sono grandissime, divertono i grandi, fanno loro spalancare la bocca e dire: "Ah".

A proposito di lettura, ricordiamoci di incoraggiare i genitori a sentirsi adeguati quando leggono. Se noi per primi in qualità di educatori facciamo vedere una interpretazione di lettura complicata, comunichiamo un messaggio sbagliato. Noi siamo dei tramiti, dei messaggeri importanti per far sì che la magia della lettura avvenga in famiglia, ogni giorno con gli strumenti a disposizione dei genitori. Solo in questo modo la vita di quel bambino sarà più ricca, più felice, con le parole e il tempo condiviso con i suoi genitori.

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