Nasce con l’albo illustrato che
richiede al lettore e al bambino una vicinanza fisica per comunicare
direttamente attraverso il libro. L’adulto sollecita l’esplorazione
perché con domande aperte, partecipate e calme dovrebbe aiutare il bambino nel
processo di definire, dare etichetta verbale a oggetti o eventi, stabilire
relazioni causali, di appartenenza, di tempo e spazio.
Lo stimolo maggiore che raggiunge
il bambino è quello visivo. Il suo desiderio di interpretare e dare significato
aumenterà se l’adulto non anticiperà le risposte ma solleciterà i processi.
La lettura congiunta del libro e delle sue figure ha quindi la struttura di un dialogo: è una interazione che accresce l’attenzione, la
curiosità e la fantasia dei bambini. La lettura dialogica o stile dialogato oltre
ad arricchire le capacità linguistiche favorisce la precoce interiorizzazione
dello schema narrativo e la precoce costruzione di una competenza narrativa.
Essa consente al bambino di sviluppare due
tipi di differenti interazioni: 1) il monologo, che aiuta il bambino a
costruire storia utilizzando eventi immaginari e frammenti di memoria, creando
così sequenze coerenti; 2) il dialogo, che lo aiuta nella identificazione e
descrizione degli oggetti e dei caratteri presenti nel libro.
Per approfondire l'argomento vi suggerisco questo articolo pubblicato recentemente a cura di Costantino Panza per la rivista Quaderni ACP, dell'Associazione Culturale Pediatri.
Nessun commento:
Posta un commento