martedì 14 giugno 2016

La lettura dialogica

Risultati immagini per la cosa più importanteLa lettura dialogica tende a coinvolgere l’ascoltatore in un modo partecipato alla lettura stessa. 
Nasce con l’albo illustrato che richiede al lettore e al bambino una vicinanza fisica per comunicare direttamente attraverso il libro. L’adulto sollecita l’esplorazione perché con domande aperte, partecipate e calme dovrebbe aiutare il bambino nel processo di definire, dare etichetta verbale a oggetti o eventi, stabilire relazioni causali, di appartenenza, di tempo e spazio.
Lo stimolo maggiore che raggiunge il bambino è quello visivo. Il suo desiderio di interpretare e dare significato aumenterà se l’adulto non anticiperà le risposte ma solleciterà i processi.

La lettura congiunta del libro e delle sue figure ha quindi la struttura di un dialogo: è una interazione che accresce l’attenzione, la curiosità e la fantasia dei bambini. La lettura dialogica o stile dialogato oltre ad arricchire le capacità linguistiche favorisce la precoce interiorizzazione dello schema narrativo e la precoce costruzione di una competenza narrativa. 

Essa consente al bambino di sviluppare due tipi di differenti interazioni: 1) il monologo, che aiuta il bambino a costruire storia utilizzando eventi immaginari e frammenti di memoria, creando così sequenze coerenti; 2) il dialogo, che lo aiuta nella identificazione e descrizione degli oggetti e dei caratteri presenti nel libro.

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Esempi di libri particolarmente adatti: "La cosa più importante" di Antonella Abbatiello, Fatatrac; "Gnam gnam", di Mick Manning e Brita Granstrom, Editoriale Scienza; "Solo tu mi vedi"  di Clara Sabrià e Mabel Piérola, Lapis edizioni, un libro senza parole o silent book.

Per approfondire l'argomento vi suggerisco questo articolo pubblicato recentemente a cura di Costantino Panza per la rivista Quaderni ACP, dell'Associazione Culturale Pediatri.

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